Testimonianza e letteratura migrante per ragazzi: il caso di Nel mare ci sono i coccodrilli | ||||
| Egyptian Journal of Linguistics and Translation | ||||
| Volume 15, Issue 1, July 2025, Page 138-161 PDF (430.2 K) | ||||
| Document Type: Research in linguistic and literary studies | ||||
| DOI: 10.21608/ejlt.2025.344088.1095 | ||||
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| Author | ||||
Hala Mahmoud Radwan 
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| Italian department.Al alsun faculty | ||||
| Abstract | ||||
| Il saggio analizza il libro Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda, che narra la storia vera di Enaiatollah Akbari, un bambino afghano costretto a lasciare il suo paese per sfuggire a violenze e persecuzioni. Con un linguaggio semplice ma profondo, l'opera esplora il viaggio di Enaiatollah, dalla sua partenza forzata dal Pakistan fino al suo arrivo in Italia, affrontando temi quali la migrazione, il dolore, la speranza e la resilienza. Il libro si inserisce nel contesto della letteratura migrante per ragazzi, un genere nato negli anni '90 e sviluppatosi ulteriormente a partire dal Duemila, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani lettori alle realtà delle migrazioni. Geda utilizza uno stile narrativo autobiografico per rappresentare tre fasi essenziali: l'infanzia di Enaiatollah in Afghanistan, il drammatico viaggio migratorio e il suo arrivo in Italia, dove ottiene asilo politico e ricostruisce la sua vita. L'opera coniuga testimonianza e narrativa, proponendo una scrittura accessibile e coinvolgente che trasmette i drammi vissuti da migranti minorenni e sfida i pregiudizi. Inoltre, evidenzia come la letteratura per ragazzi possa essere uno strumento potente per educare e costruire empatia, offrendo ai lettori una prospettiva autentica e profonda sulle esperienze migratorie. | ||||
| Keywords | ||||
| migrazione; ragazzi; minori; dolore; pregiudizi | ||||
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