La morte del Super-uomo nietzschiano in Piccoli equivoci senza importanza e Isole di Antonio Tabucchi. Studio analitico | ||||
بحوث فى تدريس اللغات | ||||
Article 14, Volume 16, Issue 16, July 2021, Page 595-625 PDF (1018.63 K) | ||||
Document Type: المقالة الأصلية | ||||
DOI: 10.21608/ssl.2021.71136.1067 | ||||
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Author | ||||
Christine Samir Girgis | ||||
کلية اللغات والترجمة جامعة بدر قسم اللغة الايطالية | ||||
Abstract | ||||
Abstract Il presente studio analizza la morte della figura del tipico eroe del romanzo sette-ottocentesco in Piccoli equivoci senza importanza (1985) e Isole (1985) di Antonio Tabucchi. Lo scopo di tale articolo è di individuare i tratti caratterizzanti la crisi esistenziale del personaggio tabucchiano facendo ricorso alla teoria del Super-uomo elaborata dal filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Nei racconti trattati, infatti, appare la completa scomparsa dell’uomo del rifiuto nietzschiano per lasciare spazio alla rappresentazione di figure che somigliano a personaggi-fantasma o entità sfuggenti. Dunque, è in questo snodo che appare la motivazione dietro alla scelta del titolo: nei racconti tabucchiani, l’uomo che dovrebbe urlare al mondo la morte di Dio, è colui che, invece, annuncia la propria morte di fronte ad un esistenza governata dall’equivoco, di cui egli diviene spettatore inerte e schiavo di quell’ingranaggio tanto crudele quanto spietato che è la vita. Parole-chiave Esistenza – morte – entità - equivoco – nichilismo - solitudine | ||||
Keywords | ||||
Esistenza; morte; equivoco; nichilismo | ||||
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