Brunetto, Dante e l’Islam | ||||
Transcultural Journal of Humanities and Social Sciences | ||||
Articles in Press, Accepted Manuscript, Available Online from 10 May 2022 | ||||
Document Type: Original Article | ||||
DOI: 10.21608/tjhss.2022.128207.1101 | ||||
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Author | ||||
Mahmoud Jaran | ||||
Department of European Languages, Faculty of Foreign languages, University of Jordan | ||||
Abstract | ||||
Il presente articolo, presentato alla Conferenza dell'università Badr (il Cairo) in occasione del settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri, ha come obiettivo quello di focalizzare l’attenzione sulla dimensione culturale e politica negli studi sull’influenza islamica su Brunetto Latini e Dante Alighieri. Per trattare la questione della tensione e, più generalmente, dell’ansia di carattere politico e culturale nell’ambito degli studi concerneti il rapporto tra il Sommo poeta e l’Islam, occorre tornare alla relazione che legava il poeta fiorentino con il suo maestro Brunetto Latini. Benché si sappia poco dei dettagli sulla sua ambasceria presso la corte di Alfonso X di Castiglia, il contatto di Brunetto Latini con la conoscenza arabo-islamica è quasi evidente. Dante Alighieri non differisce tanto da Brunetto Latini per quanto concerne la posizione critica sulla cultura islamica; l’articolo infatti vuole dimostrare che Dante Alighieri rappresenta una continuazione di tale posizione, presa dagli antecedenti e trasmessa ai successori. | ||||
Keywords | ||||
Brunetto Latini; Dante Alighieri; Divina Commedia | ||||
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